IL PARTITOMETRO!

Il nuovo quiz elettorale del Gruppo GEDI per convincerti che, se sei una brava persona, devi votare PD.

Di Marina Lanza

Il Gruppo Gedi(click sul testo sottolineato per vedere i suoi loghi) presenta…
Il Partitometro!
13 domande dalla faziosità surreale, per farti capire che, se sei una brava persona, devi votare PD.


Ovviamente, nessun accenno sulle bollette della rovina; sugli altri lockdown e DAD in arrivo; sul crollo pianificato e indotto dell’economia per la “Distruzione Creativa” (cit. Draghi, Davos dicembre 2019); sulla povertà aumentata del 600%; sulla digitalizzazione orwelliana, estrema e coercitiva; sugli obblighi a gogo di fare ancora, per la quarta e quinta volta, la cavia con sostanze sperimentali e secretate… e nulla riguardo al silenzio sugli effetti avversi.
E cosa dire sulla negazione delle cure domiciliari, richieste dai medici ippocratici in tutti i modi, per oltre due anni, che avrebbero ridotto del 90% i ricoveri?
E avrebbero comportato un decorso normale di quell’influenza, senza lockdown, crisi, impoverimento, discriminazione da inutili bolli verdi?
E non contemplano nemmeno i 38 miliardi annui (140 milioni al giorno) stanziati per armi che non si sa quali siano, a chi siano consegnate e a fare cosa.
Per non parlare dei 3 miliardi di euro buttati in fiale di “Sacro Siero” avanzate, scadute da mesi, che nessuno ha voluto e sono rimaste stoccate nei frigoriferi dei silos dell’esercito italiano: qui il servizio di Report che ne parla. Ah, a proposito di crisi energetica, non è che a tenere accesi dei frigoriferi a -80°C sia proprio economicissimo…
Quando le hanno comprate, non hanno pensato che 350 milioni di dosi fossero un po’ tantine per 60 milioni di italiani?

E c’è tanto altro ancora, di sprechi, di abusi, di violazioni della Costituzione e delle leggi fondamentali della Carta dei Diritti Umani.
Ma passa tutto in secondo piano, rispetto… lo Ius Culturae: senza specificare che già ora, chiunque sia nato qui, a 18 anni, può scegliere se essere italiano (non gli conviene, vista la guerra in corso, con probabile leva obbligatoria).

Ridiamoci su.