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IL PAGINONE

Causa insuperabili vaghezze del cosiddetto Digital Service Act, la rassegna stampa a cura di Usque Tandem, con la selezione aggiornata delle notizie più importanti, è pubblicata solo sul nostro canale gratuito Telegram, link d’invito: https://t.me/+DMdVO6oHYwdmYTV

Comunque sia, si continua e qui sul Paginone ci si informa, si fanno domande, si pongono dubbi e cose così, un po’ fuori moda. Qui si preferisce il dialogo agli schiamazzi e ai pulpiti di certi talkshow.
Qui si fa quel che si può e si deve, in una sorta di “azione analogica”, che unisca tutti. Chissà.
Siamo già seri, veri e coerenti, agiamo assieme.


☞ Intanto…


***********

Che spettacolo!

Di Paolo Ceccato

Lo spettacolo non è un insieme di immagini, ma un rapporto sociale tra le persone, mediato dalle immagini*.
Chi qui scrive ritiene questa citazione una delle proposizioni più intuitive, istruttive e perfor(m)anti sulla nostra società.
A formularla fu un francese, Guy Debord (1931-1994), nel suo La società dello spettacolo, 1967. Oltrepassiamo il personaggio, controverso, ma l’eleganza della frase sta comunque nel…


LA RIVOLTA DEI TRATTORI CONTINUA.
Qui lo Speciale.
Qui, tutti i riferimenti regionali del C.R.A. Agricoltori Traditi.


“Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare arti e scienze, porre i semi della nuova cultura che fiorirà, inattesa, improvvisa, proprio quando il potere si illuderà di avere vinto.”

Giordano Bruno, (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600)


➜ Ipse dixit

L’Europa, super-patria di sogno. Ma perché una super-patria, quando si è minacciati di perdere la propria patria?
(…) L’Europa, questo sogno che non ha mai preso corpo, questo sogno che io credo non prenderà mai corpo, almeno se si tratta di una libera creazione. Può prendere corpo, ma solo come una creazione di schiavitù, realizzazione di quel sogno mostruoso di dominazione universale che tanti uomini, tanti re, tanti principi, tante guerre hanno accarezzato, dal Temerario a Carlo V, da Filippo II a Luigi XIV, da Napoleone a non dirò a chi.
(…) A cosa servirebbe? Alla pace? Andiamo. Non ce lo si nasconde nemmeno: servirebbe a nuove guerre tra Continente e Continente, a nuovi cedimenti e a nuovi armamenti. Giacché questa Europa nata dalla forza, è con la forza che dovrebbe essere mantenuta; con la forza, con la polizia, con la tortura e dunque con la paura e insieme con gli svaghi, con le soddisfazioni animali ed elementari, con gli ossi gettati sulla tavola, panem et circenses. Meglio ancora: bellum et proelia”.

Lucien Febvre, L’Europe. Genèse d’une civilisation, lezioni al Collége de France, 1944-45, traduzione di Adelina Galeotti.


Qui di seguito, alcuni link dal nostro Centro di Riabilitazione del pensiero critico, più un tema attuale in evidenza. Cliccare sull’immagine per entrare nella pagina. Per l’armocromia, abbiamo scelto il colore cartone, ovviamente riciclato.

Ut cabernet

A meno

Trattori



Seppure scritta 2400 anni fa, la Retorica di Aristotele rimane ancora oggi l’opera migliore per comprendere cosa sia la persuasione, la psicologia su cui essa fa leva, le tecniche e gli ambiti della manipolazione delle opinioni.


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