Ex Libris

Ex Libris, in diretta dalle nostre biblioteche, meravigliosamente off-line. I libri più amati e logori. I più rimaneggiati, con note a matita, post-it, letti e riletti con gusto. A fianco, una o più frasi che ci hanno fatto innamorare. Per condividere una passione, scambiarci idee e titoli, ma anche per leggere riflessioni intelligenti, sviluppare strumenti critici, allenare la capacità argomentativa. Invia la foto del tuo preferito e le righe che te lo rendono speciale, a usquetandem.redazione@gmail.com

In una società totalitaria che ha abolito la colpa e il peccato, un uomo vuole essere dichiarato colpevole, per risentirsi un essere umano.
Parlò di quella nuova forma di schiavitù fondata su un sistema di tasse e affitti sempre più alti, assicurazioni obbligatorie sempre più numerose, sempre più cemento, noia e tutela dell’individuo…”.
Scritto nel 1973.

Henrik Stangerup, L’uomo che voleva essere colpevole, Iperborea, 2023 – ex libris Paolo Ceccato

Il primo dicembre 1984, un Boeing 720 telecomandato si alzò in volo dalla base aerea USA di Edwards e la NASA lo fece schiantare al suolo per uno studio sui carburanti. Prima di essere distrutto, l’aereo volò per un totale di 16 ore e 22 minuti, compiendo 10 decolli, 69 manovre e tredici atterraggi. Nell’agosto 1997, il FEMA pubblicò uno studio dal titolo “La risposta di emergenza al terrorismo” che in copertina aveva una immagine delle Torri Gemelle del WTC nel mirino degli attentatori. (Da “Simulazioni del Pentagono e incredibili coincidenze”).
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Marco Pizzuti, “Deep State”. Edizioni Punto d’Incontro, 2022 – Ex Libris Magistrato Alessandra Chiavegatto

In un piccolo tempio sperduto su una montagna, quattro monaci erano in meditazione. Avevano deciso di fare una sesshin di assoluto silenzio. La prima sera, la candela si spense e la stanza piombò in una profonda oscurità. Sussurrò un monaco: «Si è spenta la candela!” Il secondo rispose: «Non devi parlare è una sesshin di silenzio totale». Il terzo aggiunse: «Perché parlate? Dobbiamo tacere, rimanere in silenzio perfetto!». Il quarto, il responsabile della sesshin, concluse: «Siete tutti stolti e malvagi, solo io non ho parlato!». (Da “Silenzio assoluto”).
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Maestro Taisen Deshimaru, “La tazza e il bastone. Storie Zen”. Feltrinelli, 1993 – Ex Libris Francesco Marchesan aka Franco Otter

L’arbitro che fischiò il rigore era Herminio Silva, un epilettico che vendeva biglietti della lotteria nel circolo locale, e tutti quanti capirono che si stava giocando il lavoro quando al quarantesimo del secondo tempo si era ancora sull’uno a uno e non aveva fischiato la massima punizione, anche se quelli del Deportivo Belgrano entravano a tuffo nell’area dell’Estrella Polar e facevano capriole e salti mortali per impressionarli. Sul pareggio la squadra locale era campione e Herminio Silva voleva conservare il rispetto di sé e non concedeva il rigore perché non c’era fallo. Ma al quarantaduesimo rimanemmo tutti a bocca aperta quando la mezzala sinistra dell’Estrella Polar infilò una punizione da molto lontano e portò la squadra ospite al due a uno. Allora sì che Herminio Silva pensò al suo lavoro e allungò la partita fino a quando Padin entrò in area e appena gli si avvicinò un difensore fischiò. Fece uscire dal fischietto un suono stridulo, imponente, e indicò il punto del rigore. A quell’epoca, il luogo dell’esecuzione non era segnato con il dischetto bianco e bisognava contare dodici passi da uomo. Herminio Silva non riuscì nemmeno a raccogliere il pallone perché l’ala destra dell’Estrella Polar, Rivero, detto “el Cholo“, cioè il Meticcio, lo stese con un pugno sul naso. La rissa fu così lunga che scese la sera e non ci fu modo di sgomberare il campo né di risvegliare Herminio Silva. ” (Da “Il rigore più lungo del mondo”)
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Osvaldo Soriano, giornalista e scrittore. “Fùtbol – Storie di Calcio”. Giulio Einaudi editore, 1998 – Ex Libris Arciere Aglio

Rapidità. Tra le molte virtù di Chuang-Tzu c’era l’abilità nel disegno. Il re gli chiese il disegno d’un granchio. Chuang-Tzu disse di aver bisogno di cinque anni di tempo e d’una villa con dodici servitori. Dopo cinque anni il disegno non era ancora cominciato. «Ho bisogno di altri cinque anni» disse Chuang-Tzu. Il re glieli accordò. Allo scadere dei dieci anni, Chuang-Tzu prese il pennello e in un istante, con un solo gesto, disegnò un granchio, il più perfetto granchio che si fosse mai visto.”
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Italo Calvino, Lezioni Americane, Oscar Mondadori 2001 (©1993) | Ex Libris Marina Lanza

“– Allora? Perché vuoi far la maestra?
– Per romper le balle alle bambine, – rispose Zazie. -Quelle che avranno la mia età fra dieci anni, tra vent’anni, tra cinquant’anni, fra cento anni, fra mille anni. Aver sempre da romper le balle a qualcuno.
– Bene, – disse Gabriel.
– Voglio esser carogna. Gli farò leccar l’impiantito. Mangiar la cimosa della lavagna. Gli metterò i compassi nel didietro. Pedate nel sedere. Porterò gli stivali. D’inverno. Alti così (gesto). Con gran speroni per scorticar la ciccia delle chiappe.
– Sai, – disse Gabriel con calma, – stando a quel che dicono i giornali, non è proprio in codesta direzione che si sta orientando l’educazione moderna. Anzi, è proprio il contrario. Si va verso la dolcezza, la comprensione, la gentilezza. È vero, Marceline, che dicono così sui giornali? […]
– Allora, — dichiarò, – farò l’astronauta.
– Ecco, – disse Gabriel, consentendo. – Ecco, bisogna tenere il passo dei tempi.
– Sì, – continuò Zazie, – farò l’astronauta per andare a romper le balle ai Marziani
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Raymond Queneau, scrittore, poeta e drammaturgo. Zazie nel metrò, Einaudi editore, 1994 Ex Libris Arciere Aglio

Il fianco mi fa un male del diavolo e vedo assai chiaramente come finirà la mia carriera: domani mi verranno le piaghe e io con che cosa le curerò, secondo voi? D’estate uno se ne può andare a Sokòl’niki. Lì l’erba è speciale, davvero buona, e, a parte questo, ci si abbuffa gratis di culi di salame, — i cittadini ci buttano un sacco di cartacce così unte e bisunte che uno le può anche leccare. E se non fosse per qualche figlio di buona donna che si sbraca sul prato e al chiaro di luna si mette a cantare Celeste Aida in maniera da farti torcere le budella, sarebbe niente male. Ma adesso, dove si può andare? Vi hanno Vi hanno mai colpito con uno stivale? A me sì. Vi siete mai beccati una mattonata tra le costole?.

Michail Afanas’evič Bulgakov, scrittore e drammaturgo. Cuore di cane, BUR Superclassici 1994 Ex Libris Arciere Aglio

Anche le donne mi confidano spesso le loro delusioni amorose. Quasi sempre queste delusioni vanno a pari passo con quelle del marito o dell’amante, ed è per questo che bisogna curare la coppia. Molte donne sono frigide solo perché l’uomo della loro vita non ha saputo farle vibrare. «In amore la donna è come una lira che svela i suoi segreti solo a colui che sa suonarla bene» scriveva Balzac. A una coppia sessualmente perturbata, dunque, dirò: mangiate insieme tartufi o aglio, secondo i vostri gusti; ogni tanto, se occorre, offritevi un “pranzetto”. Preparare insieme i semplici filtri d’erbe che vi insegnerò e gli unguenti con cui vi strofinerete a vicenda, preludio a più dolci carezze».

Maurice Mességué, scrittore ed erborista. Ha Ragione la Natura, Oscar Mondadori, prima edizione (©1972) | Ex Libris Tigre Ciliegio

Nei Paesi ricchi i salari sono determinati più dai controlli sull’immigrazione che da qualsiasi altro criterio, compresa la legislazione sui salari minimi. (…) La soglia d’immigrazione è in gran parte stabilita dalla politica. (…) La produttività (di un paese ricco) è più dovuta al sistema che ai singoli, tutte cose che sono in gran parte il prodotto di azioni collettive intraprese nel corso di molte generazioni“.
Sudcoreano, cattedra a Cambridge, Chang è economista eterodosso, per dissenso e capacità di osservare da altri punti di vista (e di vita).

Ha-Joon Chang, 23 cose che non ti hanno mai detto sul capitalismo, Il Saggiatore, 2014 (©2010) | Ex Libris Paolo Ceccato

In ogni società la produzione del discorso è insieme controllata, selezionata e distribuita tramite un certo numero di procedure che hanno la funzione di scongiurare i poteri e i pericoli, di padroneggiare l’evento aleatorio, di schivarne la pesante, temibile materialità.”
Pubblicato nel 1971, è un breve saggio, di lettura non agevole, ma ottimo strumento per comprendere le tecniche di controllo del discorso. Quel controllo che fa la differenza tra il dire il vero ed essere “nel vero” del proprio tempo.

Michel Foucault, L’ordine del discorso, Einuadi, 2004 (©1971) | Ex Libris Paolo Ceccato

Negli anni ’70, il Dipartimento dell’Agricoltura, i banchieri e gli uffici periferici delle Università dicevano agli agricoltori che dovevano ingrandirsi, o togliersi di mezzo (…) così le banche e gli erogatori di prestiti governativi incoraggiavano gli agricoltori a prendere a prestito quanto più denaro possibile (…) Ma tutto cambiò nel 1979. Il presidente della Federal Reserve, Paul Volcker, prese la decisione di ridurre l’erogazione di denaro alzando i tassi di interesse fino a livelli inauditi (…) Il valore della proprietà crollò, e allo stesso tempo i tassi di interesse sui prestiti agli agricoltori presero a salire in modo incredibile. Gli uomini e le donne che avevano dato retta agli esperti, e avevano fatto esattamente quel che era stato detto di fare, persero tutto“.
Una spaventosa ondata di suicidi dilagò nelle fattorie. Poi, il “contadino Jones” iniziò a fare alcune investigazioni per conto suo. E scoprì qualcosa che cambiò tutto.

Joel Dyer, Raccolti di rabbia. La minaccia neonazista nell’America rurale, Fazi Editore, 2002 (©1998) | Ex Libris Paolo Ceccato

“Il narcisismo rappresenta la dimensione psicologica di dipendenza dell’individuo dallo Stato, dall’azienda e dalle altre organizzazioni burocratiche”. Il termine oggigiorno è popolare, ma spesso poco compreso nelle sue implicazioni culturali, scolastiche, sportive, politiche e familiari. Il sociologo Chistopher Lasch estrapola il narcisismo dalla dimensione psicologica privata e lo ritrae come fenomeno sociologico di massa. Muovendo la sua analisi dal nuovo analfabetismo all’invidia come stimolo al successo, dalla falsa autorevolezza della propaganda all’affermazione dello Stato paternalistico e assistenziale, la “Cultura del Narcisismo” è un libro che potrebbe contenerne dieci, ognuno di essi essenziale per comprendere la natura della società moderna.

Chistopher Lasch, La Cultura del Narcisismo, Neri Pozza – I Colibrì | Ex Libris Carlotta Bozzo

“Sull’Atlantico, un minimo barometrico (…) In quel momento non faceva abbastanza attenzione ad Agathe”. Impossibile scegliere una citazione da L’Uomo senza Qualità, capolavoro di Robert Musil. Il romanzo è tutto una citazione del nostro presente, anche se fu scritto quasi un secolo fa. Leggerlo dona miglior comprensione di quel che oggi viviamo; esperienza, questa, di per sé sufficiente. Tutto “rema contro” la lettura di L’Uomo senza qualità. Non ha una trama ben specifica; dopo mille e passa pagine, il romanzo s’interrompe, inconcluso; non è piacevole. Eppure è un romanzo fondamentale, da leggere per non rimanere impreparati. A cosa? Al presente.

Robert Musil, L’Uomo senza Qualità, Einaudi, 1957 | Ex Libris Paolo Ceccato

“Tutto era così bello!”, sì sì, è questa l’unica citazione possibile, e Il Circolo Pickwick: un capolavoro d’inventiva e talento narrativo, capaci di trasformare il quotidiano succedersi di un gruppo di amici in una magia di epiche avventure. Umorismo, ironia e psicologia, serviti su un sottofondo di saggezza fin troppo consumata. E poi c’è la campagna inglese e Londra, animate da comparse e inesauribili quinte narrative. Scritto a 24 anni; uno sguardo sulla vita e sugli uomini che si ricompone nella parodia, come unica serietà possibile.
Il critico Harold Bloom lo rilesse ogni estate per vent’anni. Fidarsi.

Charles Dickens, Il Circolo Pickwick, Adelphi, 2009 | Ex Libris Paolo Ceccato

“Siamo giusti. Io mi ero conciato a quel modo per gli altri, non per me. Dovevo ora star con me, così mascherato? E se tutto ciò che avevo finto e immaginato di Adriano Meis non doveva più servire per gli altri, per chi doveva servire? per me? Ma io, se mai, potevo crederci solo a patto che ci credessere gli altri”.
Un classico è un libro che non si legge mai due volte, perché è sempre la prima volta. Oggi che la perdita dell’identità sembra essere un rito collettivo, rileggere Il Fu Mattia Pascal assume, infatti, un gusto particolare, di lettura attuale, che interroga. Un “classico”, appunto.

Luigi Pirandello, Il Fu Mattia Pascal, Oscar Mondadori, 1983 | Ex Libris Paolo Ceccato.

“Spesso, quando la kundalini si risveglia in una persona, questa sviluppa un certo tipo di potere. Ad alcuni aspiranti può accadere di materializzare oggetti, acquisire facoltà di chiaroveggenza o leggere nella mente degli altri. E quando vi trovate in mezzo a molta gente, l’esercitare questi poteri diventa una grande tentazione. Questo può essere pericoloso. Ci sono persone a cui non disturba se leggete la loro mente, altre la ritengono invece una violazione della loro privacy e qualcuno potrebbe addirittura desiderare di uccidervi. Dovete sapere che la gente si spaventa davanti all’esibizione dei siddhi, per cui, se si presenta una qualsiasi di queste manifestazioni psichiche, dovete tenerla sotto controllo con forza”.

Swami Satyananada Sara Saraswati, Kundalini Tantra, Ed. Styananda Ashram Italia, 1984 (1994) | Ex Libris Marina Lanza.

“CHEN HAO – È detto: sii rapido come il tuono che scoppia prima di poterti coprire le orecchie, improvviso come il lampo che divampa prima di poterti chiudere gli occhi. – “Chi non è pienamente consapevole degli svantaggi dell’impiego delle armi non potrà essere pienamente consapevole dei vantaggi”.

Sun Tsu, L’arte della guerra, a cura di Thomas Cleary (1990), Ubaldini Editore, Roma | Ex Libris Marina Lanza.

“Si sa la differenza tra l’aritmetica e le matematiche. Il pensiero matematico, dopo Evariste Galois, ha scoperto un mondo che è estraneo all’uomo, che non corrisponde all’esperienza umana, all’universo quale lo conosce la coscienza umana comune. La logica che procede per sì o no, in esso è sostituita da una super-logica che funziona con il sì e no. Questa super-logica non appartiene al campo del ragionamento, ma dell’intuizione. E’ in questo senso che si può dire che l’intuizione, cioè una facoltà “selvaggia”, un potere “insolito” dello spirito, “regge ora grandi cantoni di matematici”.

Louis Pauwels, Jacques Bergier, Il Mattino dei Maghi, 1960, Oscar Mondadori, Bompiani, 1997 | Ex Libris Marina Lanza.

“Chi per primo spalmò oro sulla lacca, non pensava a un ambiente luminoso dove il disegno sarebbe subito apparso nella sua interezza, ma a una stanza annegata nella penombra, dove le parti di disegno si stagliassero e baluginassero ambiguamente, una dopo l’altra, contro il fondo scuro. Che un disegno così smagliante resti per noi, in gran parte, nascosto ed enigmatico, ci turba e incanta. La superficie traslucida che abbiamo visto sgargiare alla luce, specchia ora il tremolare precario di una fiammella. Improvvisamente avvertiamo, nella stanza apparentemente così immobile, l’invisibile passaggio dell’aria”.

Junichiro Tanizachi, Libro d’Ombra, 1935, ed. I Grandi Tascabili, Bompiani, 1995 | Ex Libris Marina Lanza.

“Col passare degli anni il babonzo diventa sempre più piccolo: un bimbo babonzo è almeno sei volte più grande di un babbo babonzo e venti volte più grande del nonno babonzo. Nella figura in basso, a sinistra, vedete un nonno babonzo che deve far ricorso a tutte le sue forze per portare un gelato ai nipotini. Un babonzo di cento anni è grande come un ditale e non muore: dopo un po’ non lo trovano più”.

Stefano Benni, disegni di Pirro Cuniberti, Stranalandia, Universale Economica Feltrinelli, VIII ed. 1994 | Ex Libris Marina Lanza.

“Lasciate che la vostra vita faccia da contrattrito per fermare la macchina. (…) Dovete vivere una vita interiore e contare su voi stessi, rimboccandovi le maniche e stando pronti a ricominciare, senza occuparvi di molte faccende. (…) Se un uomo è libero nel pensiero, libero nella fantasia, libero nell’immaginazione, sicché ciò che non è non gli appare mai per molto tempo come ciò che è, i governanti o i riformatori stolti non possono ostacolarlo fatalmente”.

Henry David Thoreau, On the Duty of Civil Disobedience, 1849, PDF | Ex Libris Paolo Ceccato.