Ex Libris, in diretta dalle nostre biblioteche meravigliosamente off-line. I libri più amati e logori. I più rimaneggiati, con note a matita, post-it, letti e riletti con gusto. A fianco, una o più frasi che ci hanno fatto innamorare. Per condividere una passione, scambiarci idee e titoli, ma anche per leggere riflessioni intelligenti, sviluppare strumenti critici, allenare la capacità argomentativa. Invia la foto del tuo preferito e le righe che te lo rendono speciale, a usquetandem.redazione@gmail.com

“Anche le donne mi confidano spesso le loro delusioni amorose. Quasi sempre queste delusioni vanno a pari passo con quelle del marito o dell’amante, ed è per questo che bisogna curare la coppia. Molte donne sono frigide solo perché l’uomo della loro vita non ha saputo farle vibrare. «In amore la donna è come una lira che svela i suoi segreti solo a colui che sa suonarla bene» scriveva Balzac. A una coppia sessualmente perturbata, dunque, dirò: mangiate insieme tartufi o aglio, secondo i vostri gusti; ogni tanto, se occorre, offritevi un “pranzetto”. Preparare insieme i semplici filtri d’erbe che vi insegnerò e gli unguenti con cui vi strofinerete a vicenda, preludio a più dolci carezze».
Maurice Mességué, scrittore ed erborista. Ha Ragione la Natura, Oscar Mondadori, prima edizione (©1972) | Ex Libris Tigre Ciliegio

“Nei Paesi ricchi i salari sono determinati più dai controlli sull’immigrazione che da qualsiasi altro criterio, compresa la legislazione sui salari minimi. (…) La soglia d’immigrazione è in gran parte stabilita dalla politica. (…) La produttività (di un paese ricco) è più dovuta al sistema che ai singoli, tutte cose che sono in gran parte il prodotto di azioni collettive intraprese nel corso di molte generazioni“.
Sudcoreano, cattedra a Cambridge, Chang è economista eterodosso, per dissenso e capacità di osservare da altri punti di vista (e di vita).
Ha-Joon Chang, 23 cose che non ti hanno mai detto sul capitalismo, Il Saggiatore, 2014 (©2010) | Ex Libris Paolo Ceccato

“In ogni società la produzione del discorso è insieme controllata, selezionata e distribuita tramite un certo numero di procedure che hanno la funzione di scongiurare i poteri e i pericoli, di padroneggiare l’evento aleatorio, di schivarne la pesante, temibile materialità.”
Pubblicato nel 1971, è un breve saggio, di lettura non agevole, ma ottimo strumento per comprendere le tecniche di controllo del discorso. Quel controllo che fa la differenza tra il dire il vero ed essere “nel vero” del proprio tempo.
Michel Foucault, L’ordine del discorso, Einuadi, 2004 (©1971) | Ex Libris Paolo Ceccato

“Negli anni ’70, il Dipartimento dell’Agricoltura, i banchieri e gli uffici periferici delle Università dicevano agli agricoltori che dovevano ingrandirsi, o togliersi di mezzo (…) così le banche e gli erogatori di prestiti governativi incoraggiavano gli agricoltori a prendere a prestito quanto più denaro possibile (…) Ma tutto cambiò nel 1979. Il presidente della Federal Reserve, Paul Volcker, prese la decisione di ridurre l’erogazione di denaro alzando i tassi di interesse fino a livelli inauditi (…) Il valore della proprietà crollò, e allo stesso tempo i tassi di interesse sui prestiti agli agricoltori presero a salire in modo incredibile. Gli uomini e le donne che avevano dato retta agli esperti, e avevano fatto esattamente quel che era stato detto di fare, persero tutto“.
Una spaventosa ondata di suicidi dilagò nelle fattorie. Poi, il “contadino Jones” iniziò a fare alcune investigazioni per conto suo. E scoprì qualcosa che cambiò tutto.
Joel Dyer, Raccolti di rabbia. La minaccia neonazista nell’America rurale, Fazi Editore, 2002 (©1998) | Ex Libris Paolo Ceccato

“Il narcisismo rappresenta la dimensione psicologica di dipendenza dell’individuo dallo Stato, dall’azienda e dalle altre organizzazioni burocratiche”. Il termine oggigiorno è popolare, ma spesso poco compreso nelle sue implicazioni culturali, scolastiche, sportive, politiche e familiari. Il sociologo Chistopher Lasch estrapola il narcisismo dalla dimensione psicologica privata e lo ritrae come fenomeno sociologico di massa. Muovendo la sua analisi dal nuovo analfabetismo all’invidia come stimolo al successo, dalla falsa autorevolezza della propaganda all’affermazione dello Stato paternalistico e assistenziale, la “Cultura del Narcisismo” è un libro che potrebbe contenerne dieci, ognuno di essi essenziale per comprendere la natura della società moderna.
Chistopher Lasch, La Cultura del Narcisismo, Neri Pozza – I Colibrì | Ex Libris Carlotta Bozzo

“Sull’Atlantico, un minimo barometrico (…) In quel momento non faceva abbastanza attenzione ad Agathe”. Impossibile scegliere una citazione da L’Uomo senza Qualità, capolavoro di Robert Musil. Il romanzo è tutto una citazione del nostro presente, anche se fu scritto quasi un secolo fa. Leggerlo dona miglior comprensione di quel che oggi viviamo; esperienza, questa, di per sé sufficiente. Tutto “rema contro” la lettura di L’Uomo senza qualità. Non ha una trama ben specifica; dopo mille e passa pagine, il romanzo s’interrompe, inconcluso; non è piacevole. Eppure è un romanzo fondamentale, da leggere per non rimanere impreparati. A cosa? Al presente.
Robert Musil, L’Uomo senza Qualità, Einaudi, 1957 | Ex Libris Paolo Ceccato

“Tutto era così bello!”, sì sì, è questa l’unica citazione possibile, e Il Circolo Pickwick: un capolavoro d’inventiva e talento narrativo, capaci di trasformare il quotidiano succedersi di un gruppo di amici in una magia di epiche avventure. Umorismo, ironia e psicologia, serviti su un sottofondo di saggezza fin troppo consumata. E poi c’è la campagna inglese e Londra, animate da comparse e inesauribili quinte narrative. Scritto a 24 anni; uno sguardo sulla vita e sugli uomini che si ricompone nella parodia, come unica serietà possibile.
Il critico Harold Bloom lo rilesse ogni estate per vent’anni. Fidarsi.
Charles Dickens, Il Circolo Pickwick, Adelphi, 2009 | Ex Libris Paolo Ceccato

“Siamo giusti. Io mi ero conciato a quel modo per gli altri, non per me. Dovevo ora star con me, così mascherato? E se tutto ciò che avevo finto e immaginato di Adriano Meis non doveva più servire per gli altri, per chi doveva servire? per me? Ma io, se mai, potevo crederci solo a patto che ci credessere gli altri”.
Un classico è un libro che non si legge mai due volte, perché è sempre la prima volta. Oggi che la perdita dell’identità sembra essere un rito collettivo, rileggere Il Fu Mattia Pascal assume, infatti, un gusto particolare, di lettura attuale, che interroga. Un “classico”, appunto.
Luigi Pirandello, Il Fu Mattia Pascal, Oscar Mondadori, 1983 | Ex Libris Paolo Ceccato.

“Spesso, quando la kundalini si risveglia in una persona, questa sviluppa un certo tipo di potere. Ad alcuni aspiranti può accadere di materializzare oggetti, acquisire facoltà di chiaroveggenza o leggere nella mente degli altri. E quando vi trovate in mezzo a molta gente, l’esercitare questi poteri diventa una grande tentazione. Questo può essere pericoloso. Ci sono persone a cui non disturba se leggete la loro mente, altre la ritengono invece una violazione della loro privacy e qualcuno potrebbe addirittura desiderare di uccidervi. Dovete sapere che la gente si spaventa davanti all’esibizione dei siddhi, per cui, se si presenta una qualsiasi di queste manifestazioni psichiche, dovete tenerla sotto controllo con forza”.
Swami Satyananada Sara Saraswati, Kundalini Tantra, Ed. Styananda Ashram Italia, 1984 (1994) | Ex Libris Marina Lanza.

“CHEN HAO – È detto: sii rapido come il tuono che scoppia prima di poterti coprire le orecchie, improvviso come il lampo che divampa prima di poterti chiudere gli occhi. – “Chi non è pienamente consapevole degli svantaggi dell’impiego delle armi non potrà essere pienamente consapevole dei vantaggi”.
Sun Tsu, L’arte della guerra, a cura di Thomas Cleary (1990), Ubaldini Editore, Roma | Ex Libris Marina Lanza.

“Si sa la differenza tra l’aritmetica e le matematiche. Il pensiero matematico, dopo Evariste Galois, ha scoperto un mondo che è estraneo all’uomo, che non corrisponde all’esperienza umana, all’universo quale lo conosce la coscienza umana comune. La logica che procede per sì o no, in esso è sostituita da una super-logica che funziona con il sì e no. Questa super-logica non appartiene al campo del ragionamento, ma dell’intuizione. E’ in questo senso che si può dire che l’intuizione, cioè una facoltà “selvaggia”, un potere “insolito” dello spirito, “regge ora grandi cantoni di matematici”.
Louis Pauwels, Jacques Bergier, Il Mattino dei Maghi, 1960, Oscar Mondadori, Bompiani, 1997 | Ex Libris Marina Lanza.

“Chi per primo spalmò oro sulla lacca, non pensava a un ambiente luminoso dove il disegno sarebbe subito apparso nella sua interezza, ma a una stanza annegata nella penombra, dove le parti di disegno si stagliassero e baluginassero ambiguamente, una dopo l’altra, contro il fondo scuro. Che un disegno così smagliante resti per noi, in gran parte, nascosto ed enigmatico, ci turba e incanta. La superficie traslucida che abbiamo visto sgargiare alla luce, specchia ora il tremolare precario di una fiammella. Improvvisamente avvertiamo, nella stanza apparentemente così immobile, l’invisibile passaggio dell’aria”.
Junichiro Tanizachi, Libro d’Ombra, 1935, ed. I Grandi Tascabili, Bompiani, 1995 | Ex Libris Marina Lanza.

“Col passare degli anni il babonzo diventa sempre più piccolo: un bimbo babonzo è almeno sei volte più grande di un babbo babonzo e venti volte più grande del nonno babonzo. Nella figura in basso, a sinistra, vedete un nonno babonzo che deve far ricorso a tutte le sue forze per portare un gelato ai nipotini. Un babonzo di cento anni è grande come un ditale e non muore: dopo un po’ non lo trovano più”.
Stefano Benni, disegni di Pirro Cuniberti, Stranalandia, Universale Economica Feltrinelli, VIII ed. 1994 | Ex Libris Marina Lanza.

“Lasciate che la vostra vita faccia da contrattrito per fermare la macchina. (…) Dovete vivere una vita interiore e contare su voi stessi, rimboccandovi le maniche e stando pronti a ricominciare, senza occuparvi di molte faccende. (…) Se un uomo è libero nel pensiero, libero nella fantasia, libero nell’immaginazione, sicché ciò che non è non gli appare mai per molto tempo come ciò che è, i governanti o i riformatori stolti non possono ostacolarlo fatalmente”.
Henry David Thoreau, On the Duty of Civil Disobedience, 1849, PDF | Ex Libris Paolo Ceccato.