Appello degli Scienziati Italiani per la Sicurezza Elettromagnetica

Al Governo, al Parlamento, alle Regioni e Province Autonome Italiane,

noi sottoscritti biologi, fisici, chimici e medici conduciamo ricerche da decenni sugli effetti biologici dei campi elettromagnetici e non abbiamo mai usufruito di fondi dell’industria delle telecomunicazioni, a dimostrazione di aver lavorato sempre nell’interesse esclusivo della salute pubblica.

La notizia che il Governo sta prendendo in considerazione la possibilità di aumentare il valore di attenzione di 6 V/m per i luoghi di vita dove si permane più di 4 ore è motivo di grande preoccupazione.

I nostri studi, e più in generale le ricerche internazionali, da almeno vent’anni hanno ampiamente dimostrato che le esposizioni alla radiofrequenza, anche al di sotto degli attuali standard di sicurezza ICNIRP/WHO, producono danni alla salute e riducono i livelli di benessere nella popolazione.

Gruppi di scienziati, come ICEMS e Bioinitiative, e il Consiglio d’Europa (Raccomandazione n° 1815 del 2011) hanno diramato appelli per richiedere la riduzione immediata dei limiti di esposizione della popolazione a 0,6 V/m, per garantire la salute pubblica e, in particolare, l’incolumità dei soggetti vulnerabili come i bambini, le donne in gravidanza, i malati cronici, i malati di tumore e gli elettrosensibili.

La radiofrequenza è stata associata a diverse problematiche sanitarie tra cui:

  • cancro (la RF è stata classificata dalla IARC come “possibile cancerogeno per l’Uomo” nel 2011, ma studi successivi hanno concluso che la radiofrequenza rientra nei parametri della Classe 2A (1), ovvero “probabile cancerogeno”, e della Classe 1 ovvero “cancerogeno certo” (2);
  • malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer;
  • infertilità maschile e femminile;
  • aumento dello stress ossidativo (correlato a numerosissime malattie croniche);
  • alterazioni neuro comportamentali nei bambini nati da madri che usavano il cellulare in gravidanza;
  • disfunzioni immunitarie;
  • alterazioni del metabolismo dell’insulina;
  • aumento della permeabilità cerebrale e alterazioni del metabolismo cerebrale.

    Stiamo già pagando i costi sociali e sanitari dell’aver immesso nell’ambiente livelli di radiazioni artificiali da radiofrequenza che non sono del tutto compatibili con la vita. Un aumento ulteriore dell’esposizione della popolazione a radiofrequenza non è eticamente accettabile e neppure economicamente sostenibile. Servono, piuttosto, misure per tutelare la salute pubblica e l’ambiente (3). Non solo l’Uomo, ma anche animali e piante, infatti, risentono dell’esposizione cronica alla radiofrequenza, con danni significativi soprattutto alle popolazioni di uccelli(4), anfibi e api (5,6,7). Un recente articolo del professor James Lin su “IEEE Microwave Magazine” del 3 Giugno 2023 (8), la rivista della più prestigiosa organizzazione internazionale degli ingegneri, conclude che le linee guida ICNIRP presentano gravi limitazioni:
  • proteggono solo da effetti termici acuti per esposizioni di alta intensità e di breve durata (30 minuti);
  • non sono applicabili alle esposizioni a lungo termine e di bassa intensità, come effettivamente avviene nei contesti di vita quotidiani;
  • si basano su informazioni obsolete;
  • non proteggono dalle radiazioni della tecnologia 5G, che ha caratteristiche di forte polarizzazione, molto diverse dalle generazioni precedenti della telefonia mobile, per le quali servirebbero ulteriori studi.
    Le linee guida ICNIRP, quindi, non sono idonee a tutelare la salute umana e dovrebbero essere aggiornate secondo le più recenti pubblicazioni del settore.

    La legislazione italiana (Legge 36/2001) prevede fortunatamente limiti più cautelativi perché i decisori di allora presero in considerazione due principi fondamentali e irrinunciabili:
  • il Principio di Precauzione, originariamente sancito nel diritto internazionale dell’ambiente all’interno della Dichiarazione di Rio de Janeiro del 1992;
  • il Principio di Minimizzazione ALARA (As Low As Reasonably Achievable), ovvero il più basso livello ragionevolmente ottenibile senza compromettere lo sviluppo tecnologico.

Per le suddette ragioni noi sottoscritti chiediamo:
1. di mantenere il valore massimo a 20 V/m per la protezione della salute pubblica dagli effetti acuti delle radiazioni;
2. di mantenere fermo il valore di attenzione di 6 V/m previsto dall’attuale legislazione (DPCM 8.07.2003);
3. di misurare il suddetto valore sulla media di 6 minuti che ha una precisa ragione biologica (è il tempo necessario alle cellule per dissipare il calore prodotto dal campo elettromagnetico) come previsto dal D.P.C.M. dell’8.07.2003, ovvero si richiede di abrogare l’articolo 14, comma 8 lett. d) del D.L. 179/2012, che stabilì la misurazione nell’intervallo di tempo di 24 ore, che è del tutto arbitrario e privo di ragioni se non quella di diluire i valori misurati;
4. di portare l’obiettivo di qualità a 0,6 V/m;
5. di approvare una legge sul conflitto di interessi, al fine di obbligare gli esperti chiamati a fornire pareri scientifici in ambito istituzionale a dichiarare pubblicamente le fonti di finanziamento delle loro ricerche, le loro proprietà azionarie in aziende del settore e le consulenze in conflitto con l’interesse pubblico.

Rimaniamo a disposizione per un incontro e per fornire ulteriori chiarimenti e documentazione.
__________
Note al testo:
(1) Morgan LL, Miller AB, Sasco A, Davis DL. Mobile phone radiation causes brain tumors and should be classified as a probable human carcinogen (2A) (review). Int J Oncol. 2015 May;46(5):1865-71. doi: 10.3892/ijo.2015.2908. Epub 2015 Feb 25. PMID: 25738972.
(2) Hardell L, Carlberg M. Mobile phone and cordless phone use and the risk for glioma – Analysis of pooled case-control studies in Sweden, 1997-2003 and 2007-2009. Pathophysiology. 2015 Mar;22(1):1-13. doi: 10.1016/j.pathophys.2014.10.001. Epub 2014 Oct 29. PMID: 25466607.
(3) Huss J., Luxembourg, Socialist Group, “The potential dangers of electromagnetic fields and their effect on the environment”, Report to the Committee on the Environment, Agriculture and Local and Regional Affairs Doc. 12608 . 6 May 2011 (Rapporto del consigliere Jean Huss che ha portato alla Risoluzione 1815 dell’Assemblea Plenaria del Consiglio d’Europa del 27 maggio 2011).
(5) Kimmel, S., J. Kuhn, W. Harst et al. Influences on Honeybees (Apis mellifera). Electromagnetic Radiation, (2007).
(6) Sainudeen P. Electromagnetic radiation (EMR) clashes with honeybees. Journal of Entomology and Nematology Vol. 4(1), pp. 1-3, January, 2012.
(7) Làzaro A et al, Electromagnetic radiation of mobile telecommunication antennas affects the abundance and composition of wild pollinators. J Insect Conserv, Received: 9 October 2015 / Accepted: 17 April 2016, Springer International Publishing Switzerland 2016.
(8) https://ieeexplore.ieee.org/abstract/document/10121536
___________

Firmatari
titoli, curricula e pubblicazioni, nel PDF:

1. Dott. Fiorenzo Marinelli
2. Prof. Livio Giuliani
3. Dott. Ernesto Burgio
4. Dott. Massimo Coraddu
5. Ing. Claudio Poggi
6. Dott.ssa Oriana Chisté
7. Dott. Morando Soffritti
8. Prof. Mario Barteri
9. Prof. Massimo Scalia
10. Prof.ssa Bianca Gustavino
11. Prof. Massimo Sperini
12. Dott.ssa Francesca Pulcini
13. Dott. Massimo Santilli
14. Ing. Francesca Mattia
15. Dott. Settimio Grimaldi
16 Prof.ssa Lucia Piacentini
17 Dott. Ugo Cappucci
18. Assunta Maria Casale
19. Dott. Paolo Orio
20. Arch. Laura Masiero
21. Dott. Cristiano Foschi
22. Dott.ssa Antonella De Ninno
23. Prof.ssa Daniela Caccamo
24. Prof. Dr. Stella Conte
25. Dr. Ing. Massimo Rogante
26. Prof. Henry Lai
27. Prof. Wilfried Kühling
28. Dott. Arzu Firlarer
29. Susan Foster
30. Prof. David O. Carpenter
31. Prof. Christos D. Georgiou
32. Dott. Lucio Triolo
33. Prof. Tarmo Koppel
34. Prof. Klaus Buchner
35. Prof. Paul Héroux
36. Prof. Olle Johansson
37. Joel M. Moskowitz
38. Linda S. Birnbaum
39. Dr Susan Pockett
40. Prof.ssa Magda Havas
41. David Gee,
42. Paul Ben Ishai
43. Florian M. König
44. Prof. Elihu D Richter
45. Ing. Michael Peleg
46. Prof. Nasr Radwan
47. Prof. Lennart Hardell
48. Devra L. Davis
49. Dott. Alkiviadis-Constantinos Cefalas
50. Dott Evangelia Sarantopoulou
51. Hanns Moshammer
52. SM Javad Mortazavi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *