Chi parla per Biden? Brian Deese a capo di Blackrock

Di Marina Lanza

Scheda sulla figura di Brian Deese, parte del Governo USA e a capo di Blackrock,

Advisory: sono tutte feik niuz ed è tutto gomblottoh.

Poco fa, il primo luglio del 2022, alla CNN, il signor Brian Deese, Direttore del Consiglio Economico Nazionale USA, nel ruolo di portavoce di Joe Biden, alla richiesta su quanto durerà il costo proibitivo del carburante, ha risposto con la massima semplicità: «Riguarda il futuro dell’Ordine Globale Liberal, occorre resistere» (allegato in calce).

Il dettaglio di quello che comporta questa comunicazione, è spiegato nell’articolo “I liberal colpiscono di venerdì” (per leggerlo, click sul testo sottolineato) ma, a grandi linee, basta dire che, così, con quella frase, s’è dato il via ufficiale a una nuova, importante, fase del Grande Reset a opera di un Ordine Unico Mondiale, Liberal.

Quindi, è stato dichiarato ufficialmente sulla CNN, che l’Ordine Mondiale Liberal è una realtà. Un’affermazione eclatante che ora dà significato a ciò che è accaduto finora, con un quadro delle intenzioni per il futuro prossimo.

Cos’è il Grande Reset? Si tratta del grande sogno di Klaus Schwab, spiegato nel suo libro “La Quarta Rivoluzione Industriale” (Mondadori, con prefazione di John Elkann). Schwab è anche il fondatore del World Economic Forum e patron del congresso annuale a Davos (CH) dove convengono i maggiori leader e influencer del momento. Come già ribadito ufficialmente da Carlo Freccero (ex direttore RAI) a Stasera Italia (Rete4), il Grande Reset non è un delirio e tanto meno un complotto, ma un progetto da fermare, pianificato passo per passo, da Schwab e seguaci per arrivare a un obiettivo preciso: l’Agenda 2030“Non avrò più nulla e sarò felice” (a dire il vero, molto altro, ma non è sede).

Per ottenere quanto, si deve procedere alla “distruzione creativa”.
Alla luce di ciò, nell’unire i puntini, potrete osservare un ribaltamento della sequenza tra causa ed effetto.
Ovvero, che non sono le crisi ad aver portato a certi provvedimenti d’emergenza, ma che si sono progettate le crisi per poter operare in emergenza: che è l’unico modo per aggirare le leggi costituzionali, l’ostacolo più grande, per l’attuazione del piano.
Ripeto: non sono congetture, ma – come leggerai – fini dichiarati ed eseguiti dagli stessi attori.

Finora, c’è stata una fase di preparazione, con l’insediamento di capi e personaggi al governo (in modo più o meno democratico) affini all’organizzazione del World Economic Forum e preparati alla London Economic School of Business (come Blair, Macron, D’Alema, Letta, Renzi, Speranza e diversi altri… anche Napolitano è del clan) o di personaggi assertivi ai vari mandati dei sicari economici (es. Conte 2- il Transformer).
In corollario, è avvenuto il coordinamento di tutti i media principali: Google, Meta, Twitter, CNN, New York Times, Forbes in primis, ottenuto radunando in summit i proprietari, le varie amministrazioni, i direttori e i personaggi di punta.
Da noi, finanziando con i soldi pubblici le testate assertive alle disposizioni del governo.

Nell’ottobre del 2019, si organizza l’Evento 201, una simulazione militare in caso dello scoppio dell’epidemia di un virus mortale ignoto. Puntualissima, due mesi dopo, arriva la notizia di focolai a Wuhan, in Cina, proprio di un virus mortale dalla provenienza incerta. Prontissimo, l’OMS ha imposto uno Stato d’Emergenza, coordinato con tutti gli Stati membri, di pianificazione Globale con la diffusione di disposizioni, identiche, ovunque.
In Italia, s’è perfino ignorato il Piano Pandemico già pronto: ne parla il responsabile, l’ex-capo ricercatore dell’OMS Francesco Zambon, che denunciando la cosa, ha poi dovuto rassegnare le dimissioni.
Chiaro, no? Il messaggio da far passare era “Se in tutto il mondo fanno i lockdown, bloccano tutte le attività e ci sequestrano in casa, significa che è la cosa giusta da fare” – “Se in tutti i Governi e i media dicono che NON esistono cure, significa che occorre aspettare a casa, fino all’agonia e al ricovero” – “Se, in tutti gli Stati – in tv – i medici che curano e che guariscono i loro assistiti sono perseguitati, significa che è bene non affidarsi ai traditori della Scienza(h)”.
E, oltretutto, da noi: “Se in tutte le tv principali continuano, ogni giorno, a fare il conteggio dei morti significa che siamo in emergenza”… anche se poi, la maggioranza non morisse di Covid ma di altro, come ha confessato lo stesso prof. Galli, un anno dopo.

Fatto questo, siamo passati alla fase operativa: dopo averlo avviato, occorreva prolungare lo Stato d’Emergenza oltre ogni concessione legale, con ogni motivazione immaginabile (pandemia, guerra, emergenza climatica, siccità… alieni?), s’è proceduto con l’imporre tutta una sequenza di restrizioni e sanzioni, proprio con l’obiettivo di portare all’impoverimento, alla crisi, se non perfino alla carestia, i Paesi coinvolti.
Ovviamente, s’è proceduto a colpire tutti i dissidenti con un framing spietato, etichettandoli perfino come negazionisti, terrapiattisti, filo-putiniani. Sono stati messi alla gogna, fino a privarli del lavoro e della loro dignità.

L’OMS per ottenere il suo obiettivo, necessitava di un numero di morti adeguato e il protocollo “Tachipirina e vigile attesa”… fino all’agonia era perfetto. S’era valutato sui 500.000 morti per la fine del 2020.
Ma sono stati “solo” 130.000 (tirando dentro di tutto, anche infarti, tumori e indicenti stradali).
Perché? Perché diversi medici si sono rifiutati di lasciar morire i loro pazienti e li hanno curati e guariti – le cure c’erano, tutte testate e recuperabili in farmacia, già dall’epidemia della Sars Cov 1, alle quali si sono aggiunti il siero iperimmune, l’idrossiclorochina, l’invermectina e diversi integratori (ostracizzati in ogni modo).
Cos’è successo a quei medici che hanno salvato tute quelle vite? Sono stati premiati? Sono stati ascoltati sulle terapie domiciliari?
In merito ai loro dati clinici, s’è forse sostituito il protocollo killer con quelle cure testate ed efficaci?
Chiaro che no, quei dottori che hanno disobbedito, hanno ostacolato “il piano”, quindi sono stati sospesi, radiati, se non perfino “suicidati” – un pensiero all’immenso De Donno.

Tutto questo per preparare l’ingresso ai nuovissimi “vaccini a rMNA”, osannati ovunque come “unica cura”, compendio imprescindibile per l’Agenda, con contratti, test, formule e ingredienti protetti dal Segreto Militare (non “di Stato”… curioso, no?), approvati in emergenza ancora in fase di trial, comunque obbligati. E con scudo penale per chi li ha prodotti, chi li ha approvati, chi li ha introdotti e chi li somministra.

Detto, fatto: ecco l’annunciata “distruzione creativa” (cit. a braccetto con “whatever it takes” – “a ogni costo”) proclamata da Draghi a Davos a dicembre del 2019.

Intanto…
– 24 marzo 2021, piena pandemia, vaccini somministrati solo ai sanitari, ai fragili e agli over 80. Maradona gioca la sua ultima partita col Napoli, le strade della città si riempiono di una folla fitta ed esultante, grata al suo campione. Attenzione puntata sulla diffusione del Covid… niente. Un risultato clamoroso, ma nulla. Silenzio dai media.
– 2 maggio 2021, piena pandemia, il vaccino è somministrato solo agli over 70. L’Inter vince lo scudetto e, in tutta Italia, le piazze si affollano di giovani e adulti “non vaccinati” sudati, senza mascherina e urlanti. Nelle grandi città, come Milano, i tifosi prendono pure i mezzi pubblici. Si attende un picco di contagi. Nulla. Anche qui, il fenomeno, invece di fare scalpore è insabbiato nel mutismo totale. E proseguono tutte le restrizioni che hanno distrutto la nostra economia.
– 22 luglio 2021, si è dato il via al Green Pass ai draghiani motti “Non ti vaccini, ti ammali, muori” e “Così avrete la certezza di essere in un ambiente sicuro”, nonostante lo stesso dott. Anthony Fauci – riferimento mondiale per la gestione della pandemia – l’aprile precedente dichiarò che «dopo 4 mesi dall’iniezione, all’insorgere della malattia, lo stato di virulenza (quindi di contagiosità) di un vaccinato, è lo stesso identico di un non vaccinato». Che il GP da vaccino durasse un anno, è un dettaglio. Infatti…
– 25 settembre 2021 Roma. La Manifestazione Nazionale No Green Pass, riempì Piazza San Giovanni e, dopo oltre un anno di cortei a ogni week end, è stato il primo evento del dissenso a non essere ignorato e sminuito dai media per la presenza sul palco della Vice Questore di Roma Nunzia Alessandra Schillirò, che dichiara la sua posizione nei riguardi del marchio verde e cita Gandhi: finirà sospesa (e, poi, licenziata).
– Il 15 ottobre 2021 inizia l’obbligo di presentarlo al lavoro. Rivolta dei portuali di Trieste, assaliti con idranti, manganelli e fumogeni nonostante fossero fermi, seduti con il rosario in mano, e avvio alla loro criminalizzazione, con punizioni esemplari, daspo, sospensioni e licenziamenti.
– Passano mesi di restrizioni, lockdown e divieti, stavolta ulteriormente appesantiti dal Green Pass.
– Circa un anno dopo l’avvio del GP, il 6 luglio 2022, Colao, Ministro all’Innovazione, annuncia la volontà dell’inserimento permanente dell’Identità Unica Digitale, invece del Green Pass, vincolando a un click tutti i beni e i servizi di prima necessità – denaro, sanità, fisco, giustizia, spostamenti, lavoro. Un sistema estremamente “agile”, ma di controllo e di ricatto capillare su ognuno di noi : «E nessun governo futuro potrà ostacolarlo».
– Dal marzo precedente, l’intero apparato è gestito da una nuova azienda di software, la 3-I Spa: le 3 “I” stanno per le società Inps, Inail, Istat dalle quali si è impadronita di ogni dato raccolto e raccoglibile riguardo a noi, compreso il corredo del genoma. Tale azienda, risponde direttamente al Presidente del Consiglio, al momento ancora Draghi, e a una commissione di 5 Ministri scelti da lui o dal Ministro della Transizione ecologica, Cingolani – l’uomo delle nanotecnologie.
– In questo modo, tale manipolo ha in piano di diventare, avviata l’ID Digitale Unica, il detentore di un potere assoluto su ogni singolo cittadino. Probabilmente, conto terzi: si vedrà.
– Intanto, i fautori dell’Agenda, lavorano in modo che le varie Costituzioni Nazionali arrivino a essere considerate vieppiù obsolete, se non perfino strumenti da abolire, perché “ostacoli alla governabilità”. Anche se, in effetti, con la “nuova normalità” sono già ridotte a carta straccia.

Manca poco, tre mesi, a ottobre, perché gli attori di questa fase abbiano ottenuto tutti gli strumenti necessari per farci arrivare al punto irreversibile, di non ritorno, e ottenere l’obiettivo desiderato.
L’8 novembre, dopo le elezioni di Mid-Term negli USA, si assisterà a quale direzione sarà presa.

Nel frattempo, il piano di Schwab va avanti:
– siamo già all’ottenimento di una riduzione drastica dei consumi e dell’uso di risorse fossili. Anche con la farsa degli aumenti vertiginosi delle bollette, senza alcun motivo (e con un extraprofitto del 700% dell’Eni, ma tutti muti).
– grazie ai lockdown e alle restrizioni, siamo al progressivo annullamento di tutta la media, piccola, micro impresa autonoma e della classe media, portando all’assunzione massiva di chi rimane a spasso in grandi multinazionali, con ruoli spersonalizzati, presto sostituibili dall’automazione, con stipendi minimi, zero tutele e, ancora, sotto controllo totale e ricatto costante (“al tuo posto possiamo mettere chiunque: tanto basta seguire il protocollo”).
– Che il 92% dell’economia italiana fosse basata sul lavoro autonomo, “sulla regola d’arte”, e sulle piccole imprese, è un dettaglio.
– Per le grandi aziende, ci penserà il costo del combustibile: quanto resisteranno le metallurgiche a tenere accesi i forni?

– C’è poi la parte dell’iter per farci arrivare al “nessuno avrà più nulla”: tramite le banche, vogliono convogliare tutte le proprietà private in grandi realtà finanziarie multinazionali, iniziando con l’esproprio di immobili coperti da mutui non assolti, cosa indotta da una svalutazione insostenibile.
– Si vuole inoltre procedere con la svendita del nostro demanio (per legge INALIENABILE, ma se ne fregano), delle spiagge e dei nostri tesori monumentali, d’arte e d’archeologia. Il catasto è già avviato… archivio del Patrimonio dell’Unesco incluso.
– Infine, con i Paesi in ginocchio, come dichiarato da Brian Deese stesso (ma anche da Mattarella, al suo secondo insediamento con “Poteri economici sovranazionali, tendono a prevalere e a imporsi, aggirando il processo democratico”), c’è la volontà di commissariare definitivamente i vari governi e metterli agli ordini di un’entità sovranazionale unica che li farebbe gestire alla nuova aristocrazia elitaria, dell’Ordine Globale Liberal, appunto.

Con una tale organizzazione, non ci sarà più bisogno di allevare un numero sempre maggiore di consumatori insoddisfatti, per garantire un aumento costante della produzione (PIL), e si andrà a voler realizzare il pensiero di Cingolani, nostro Ministro della Transizione Economica che, al grido “Il pianeta è stato progettato per 3 miliardi di persone”, desidera una decimazione fattiva della popolazione sul pianeta… anche con “l’indurre” (non certo per persuasione) una riduzione delle nascite. Qualcuno tra chi legge, ha già intuito con cosa e sa come. Ma ne parleremo in altra sede, al momento opportuno.

Sembra un delirio di fantapolitica, ma è già in atto, è già stato più volte espresso apertamente e, adesso, è solo questione di tempo, perché anche i meno accorti si trovino l’evidenza davanti al naso.

La cosa clamorosa è che c’è un’etica in tutto questo: “agire nella massima trasparenza”, quindi ogni mossa è annunciata chiaramente prima, alla platea più ampia possibile.
Ma, con il 79% della popolazione ridotta all’analfabetismo cognitivo e allevata a slogan, basta un messaggio che sia articolato su due o più punti, che diventa subito il “Codice Enigma”.

Intanto, in pochi giorni dall’annuncio di Brian Deese del primo luglio scorso alla CNN, è successo:
1. E’ stato ucciso l’ex primo ministro giapponese “sovranista” Shinzo.
2. Colao ha annunciato il “Portafoglio Digitale” – che nessun governo potrà mai fermare.
3. Si è dimesso Boris Johnson.
4. Draghi ha iniziato a barcollare.
5. Macron e Schulz sono stati coinvolti in uno scandalo sessuale.
6. Compaiono sempre più video di Biden in stato confusionale ed emergono le cause legali dove è coinvolto il figlio Hunter.
7. Stanno entrando in crisi i governi di Germania, Olanda e Ungheria rimasti sovranisti e scettici alle direttive atlantiste. Al loro posto, si vorranno piazzare gli eletti della nuova fase, allineati con il pensiero dell’Agenda. E non è certo finita lì.

Detto quanto, torniamo a vedere chi è Brian Deese, al momento direttore del Consiglio Economico USA, ma anche “Formal Head” – “formalmente a capo” – di Blackrock.
Il primo luglio 2022, Deese, ha parlato a nome di Biden, ovvero nel ruolo dell’uomo più potente dell’Occidente, bypassando la Vice Presidentessa Kamala Harris, la portavoce alle camere Nancy Pelosi e tante altre istituzioni che avrebbero dovuto sovrastare la sua carica. Ma, a quanto pare, non è così.

C’è questa bella scheda di Brian Deese su investopedia.com (fare click sul testo sottolineato) che mette in chiaro tutte le sue influenze e i suoi conflitti di interesse dell’essere al Governo USA e, allo stesso tempo, mantenere ruoli apicali nella realtà economica più potente al mondo, come la Blackrock.
La Blackrock è un’entità finanziaria che, assieme alle sue consociate, è presente in ogni ambito produttivo e di servizi, economico e mediatico.
Per dare un’idea dell’entità della mole di affari che gestisce, nel 2021, assieme a Vangard e State Street, le Big 3, mobilitò 20 trilioni di dollari, ovvero oltre 20 milioni di miliardi di dollari (il famigerato PNRR è di “soli” 290 miliardi) ed è, quindi, in grado di comprare chiunque, di minacciarlo o di ricattarlo su tutto, in termini sia personali che politici, con una forza economica sufficiente per portare in crisi interi Paesi.

Ne sentiremo parlare ancora.

Qui sotto, la schermata dell’intervista con la frase pronunciata alla CNN che ha dato la stura a tutto. FYI Il link del video sulla MNS, è stato censurato e rimosso.

Un fermo immagine dell’intervista di Brian Deese alla CNN.

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