De Donno. Un medico vero, il primo ribelle

Intervista di Red Ronnie

Nota a seguito di Marina Lanza

Il video è stato censurato da You Tube.
Basta cliccare sull’immagine e parte l’intervista attivata dal link.

NDR. Di Marina Lanza.

Questa con Red Ronnie, è una delle più belle interviste rilasciate da De Donno. Racconta tutto: la sua ricerca, sua scoperta dell’efficacia del plasma iperimmune per contrastare gli effetti del Covid-19, le vite salvate; il trovarsi in guerra non solo contro il virus ma anche contro il sistema sanitario che si comportò in un modo incomprensibile. Fu anche invitato in Senato ma accolto freddamente. L’intervista da Vespa era stata organizzata come un plotone d’esecuzione (nonostante sia RAI, il video è censurato e difficile da trovare, fai click sul testo sottolineato e lo potrai vedere), ma la competenza del “medico di campagna” e la purezza dei suoi intenti, erano più forti della cattiva fede degli esecutori, così Vespa ha dovuto tagliare bruscamente l’intervento. Perché rifiutare a priori quel rimedio? Perché attaccare quel medico in quel modo? Perché organizzare a Pisa un team di medici incaricato a screditarlo, utilizzando male i suoi protocolli e registrando i risultati in modo sommario, solo per arrivare alle conclusioni richieste? Perché costringere De Donno a dimettersi dalla carica di Primario Pneumologo al Poma di Mantova?

De Donno si era dichiarato felice di tornare a curare la gente come medico di base e stava organizzando una clinica per la cura con quel plasma, ma è stato trovato morto impiccato. Senza biglietto, senza alcun messaggio, neppure un saluto ai suoi cari. Era cattolico, era fortemente credente ed era fortissimamente motivato nella sua battaglia. Si è davvero suicidato?

Quando divulgò la sua scoperta, era l’aprile 2020, una terapia del genere, oltre a costare pochissimo (80 euro a sacca) e a non richiedere attrezzatura che non fosse già presente in ogni ospedale, aveva la prerogativa d’essere un dono di chi aveva superato la malattia verso chi c’era nel bel mezzo. A sua volta, l’assistito avrebbe dato il suo dono. Era un mezzo potentissimo per unire la gente, per uscire da quel calvario prestissimo e riprendere la vita di sempre.

Se fosse stata avviata in modo metodico e massivo in tutta Italia, avrebbe fermato sul nascere tutti gli Stati d’Emergenza, avrebbe impedito che i nostri diritti costituzionali fossero violati, che le aziende e le piccole imprese andassero in crisi e chiudessero. E non dimentichiamo 130.000 morti in meno. Nessun altro lockdown, nessun coprifuoco, nessuna attività chiusa, nessuna scuola o lavoro in remoto, nessuna mascherina, nessun esperimento sulla popolazione con sieri genici, mai visti prima. Nessun obbligo, nessuna esclusione. E poi, nessun Green Pass, nessun ricatto, nessuna sospensione, nessun licenziamento. Nessun QR code per controllare gli italiani e punire i dissidenti.

Tutto questo, se solo quella terapia fosse stata accolta e messa in uso subito. Lo stesso lo si può dire per le cure domiciliari tempestive precoci, contrastate in modo assurdo, senza precedenti. La controprova della malafede delle istituzioni, è data dal fatto che a fronte di un’emergenza dovuta a un problema di sanità, la quota maggiore dei soldi stanziati non è andata al sistema sanitario o alle aziende in rovina, ma “all’urgentissima” lotta di genere…

Soprattutto, se avessero avviato la terapia di De Donno e le cure tempestive, non avrebbe attecchito l’aberrante istigazione d’odio violento e divisivo tra di noi. Saremmo rimasti uniti.

Il Covid sarebbe stato un’influenza, seppur grave, combattuta e vinta in pochi mesi, per sempre. Come è sempre stato, vedi la Sars Cov-1 e l’aviaria. Di certo, non sarebbe diventato una piaga mondiale.

Lo show-down, la rivelazione, è avvenuta il primo luglio scorso: sulla CNN, Brian Deese, direttore del Consiglio economico USA e a capo di Black Rock ha dichiarato, a nome del Presidente USA Biden, che ci sono sacrifici da fare per raggiungere l’Ordine Unico Liberal. Ora è tutto chiaro.

Ma. Ma l’opera di De Donno s’è diffusa in tutto il mondo. Non solo, la si può utilizzare per ogni tipo di agente patogeno. Di fronte alle difese naturali sviluppate dall’uomo per affrontare qualsiasi malattia, non c’è variante che tenga. Non c’è nessun vaccino che possa competere. La lotta alle malattie pandemiche è già vinta, per sempre, ora occorre vincere i criminali che ci hanno condotto a questa situazione e vogliono perpetrare la strage: “il pianeta è stato progettato per 3 miliardi di persone”, di Cingolani, ex-Ministro della Transazione Ecologica. E siamo 7 miliardi.

Caro dott. Giuseppe De Donno, probabilmente senza saperlo, sei stato il primo vero fronte d’opposizione al delirio di questi pazzi furiosi che vogliono giocare a fare Dio. Purtroppo, l’hai pagata cara, non ti meritavi tutto questo, ma hai lasciato semi che cresceranno e diventeranno una foresta invincibile. Non ti dimenticheremo mai. Grazie.