Buon Sant’Ambrogio!

(Senza offesa)

Di Marina Lanza

Buon Sant’Ambrogio! Patrono di Milano. A Milano si fa festa, si dà il via ai mercatini degli o’ Bej o’ Bej e, per tradizione, si dovrebbero iniziare oggi gli addobbi di Natale (anche se, ormai, ci prende tutti avanti prima). In ogni caso, Sant’Ambrogio è la festa dei milanesi e anche di chi è a Milano, ma non è di qui, proprio come me, adesso.
Sant’Ambrogio è la festa di tutti, per i credenti e per chi non lo è.

Quindi, evviva tutte le Feste, evviva le Feste di tutti, festeggiate da tutti.

Che la convivenza sia un processo fondato sul rispetto reciproco, sull’unire e sull’aggiungere, non sulla privazione e sulla censura.
Evviva le differenze tra i Popoli e le Culture, e le condivisioni tra di loro.
La diversità è ricchezza, senza diversità non sono possibili gli scambi.
Senza diversità si perdono le proprie radici, la propria storia, la propria identità. La propria unicità.
La diversità non è divisione, la diversità è la possibilità di unire la ricchezza dei molteplici patrimoni culturali tramandati da secoli.
È aumentare la tavolozza delle possibilità e delle risorse di tutti.
Su una base di rispetto e di generosità reciproca, nel progetto comune di lavorare assieme e contribuire tutti con le proprie caratteristiche e i propri talenti, per portare verso la prosperità, l’intera Comunità Umana.

Quindi, buon Sant’Ambrogio anche ai non milanesi, ai non italiani, ai non cristiani.
E un plauso agli organizzatori dei riti ambrogini che sono stati strategici nell’allungare un ponte festivo e il carnevale, cosa della quale possono godere tutti nella città.

Allora ci siamo, vero? Io NON milanese festeggio il patrono di un’altra città. Io NON milanese faccio gli auguri per una festa, anche se c’entro ben poco. E NON mi offendo se mi fanno fare vacanza e mi fanno gli auguri per un santo che non conosco (rimedierò).
Idem per il Capodanno Cinese, il Ramadam (dal tramonto in poi), Halloween e i Riti di Equinozi e Solstizi.
Amo le lanterne, i dragoni festanti, il cibo rituale islamico, le zucche incise e ricordare le fasi solari più importanti dell’anno, che hanno scandito la vita dei nostri antenati.

Amo, festeggio e non mi offendo…
Spero possa essere altrettanto, in un futuro prossimo, per i censori fluidi della UE, sottili promotori della cancel culture, che spuntano regolarmente, in questo periodo, con il “politicamente corretto” a togliere i presepi nei luoghi pubblici e con proposte come fu quel “Buone Feste e non Buon Natale”. Tranquilli, quelli non mollano mai.
In attesa della loro, prossima, performance…

Buon Sant’Ambrogio e appuntamento a Natale.
Senza offesa.